

... under the table.

White: on the table, and...
... under the table.

... under the table.
White: on the table, and...
... under the table.
Qui vi propongo la mia mini-collezione: esemplari in feltro, seta, velluto in seta. Come per tutto il vintage anche codesti copricapo vibrano ad indossarli, anzi, vibrano solo a guardarli. Portano con sé tutto il significato della parola femminilità: tutto ciò che l'eleganza ha perso per strada e che si spera riesca a recuperare.
Plus: non so voi, ma io dedico sempre a me stessa i minuti del "tempo di cottura". A volte, specie in occasione di nuove ricette, me ne sto con le gambe incrociate e la faccia curiosa di fronte al forno, sento il calore avvicinarsi. I pensieri si intrecciano quasi filosofeggiano, i muscoli si rilassano, il dolce si gonfia... e compare un sorriso.
Nate in un luogo lontano e misterioso: il Giappone.
Trasportate nell'affascinante città di Amsterdam.
Infine approdate nel Mediterraneo.
Aiuola-Consiglio: 1. se avete un debole per ceramiche e porcellane; 2. se avete ormai superato i trenta (da mo') e vi ostinate a fare i backpackers in giro per l'Europa; 3. se avete un biglietto da viaggio di andata e ritorno in p-u-l-l-m-a-n (perché siete del tipo "voglio viaggiare lento"), be' allora state lontano da quei magnifici negozietti di cino-giapponeserie di Amsterdam, proprio lì vicino al mercato dei fiori... ne va della vostra salute fisica. E mentale!
L'ho indossato tanto, tra i 21 e i 22 anni, età in cui la linea tra il concetto di abbigliamento e quello di abito da scena si assottiglia notevolmente. Me ne andavo alle feste in questo crepe de chine nero a terrorizzare i miei coetanei. Ma adesso mi viene in mente che lo indossai anche per andare a vedere Ibsen a teatro: La donna del mare, quanto ho amato Henrik Ibsen... e con quest'abito indosso, ancor di più.