domenica 20 giugno 2010

Sabato: come il tavolo da cucina ti racconta la giornata.

ore 09:30

Da quando i compleanni per i 'quaranta' sono diventati sempre più numerosi tra i nostri amici, io e Sommy abbiamo deciso di votarci a un alimentazione più sana e salutare :D
A un tratto ci accorgiamo di aver lasciato per strada l'inossidabile capacità di smaltire quantità smisurate di solidi e liquidi o di recuperare una notte insonne semplicemente con una doccia al mattino. Perciò questo sabato di giugno comincia con una prima colazione a base di: frutta, yougurt e miele.



ore 11:45

Nel programma del soft-living, come di recente ho preso ad appellarlo, rientra la buona abitudine dello 'sprogrammare', ovvero sfuggire alla trappola di un weekend super! cool! and active! io me ne resto a casa, a sgranar fagioli freschi (in effetti qui è Sommy a sgranare)...
Solo il guardare quei baccelli teneri nelle loro striature rosa, mi affranca.


ore 13:30

Dopo una settimana di scirocco, soffia libeccio. E ci fa piacere sentirlo, apriamo le finestre per accoglierlo, le tende si alzano, i fogli mettono le ali, un po' di apprensione - e quindi di attenzione - per il benjamin, ché soffre le correnti. In casa la temperatura riesce a scendere di un grado, da 25° a 24°, ed io passeggio pacifica da una stanza all'altra mentre un soffio di vento mi gonfia i capelli come uno spinnaker. Nonostante l'aria rinfreschi la voglia di mangiare freddo permane e decidiamo di 'credere a una bufala' o di 'cedere a una bufala' in the style of Capri, naturalmente. Non so se avete notato l'acqua e il pane azzimo, ragazze, dico: acqua-e-pane-azzimo!!!


ore 18:00

Il tavolo della cucina a quest'ora mi piace particolarmente. Il sole ha girato, spostandosi da sud a ovest e ora entra nella stanza con una luce diversa, adoro questo momento. Un vecchio numero di Casa&Country riprende vita, ma quanto tempo è che non sfogliavo una rivista? Troppo! neanche me lo ricordo. Preparo due tazze di questa miscela 'orzo e caffè' solubile Orzoro, presa per puro caso al supermarket perché per la fretta ho scambiato fischi per fiaschi... ma che mi sorprende piacevolmente nell'aroma e nel gusto. Mi piace questo sabato, mi piace il soft-living!


ore 21:00


[...] Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo. [...]

Giovanni Pascoli, La mia sera



ore 24:10

La giornata è finita, anche il tavolo lo sa. Ospita occasionalmente l'Aiuola Odorosa, tronfio di averla strappata alla banale e consueta scrivania e grato per questa giornata da protagonista. Nella mente versi e poeti amanti della notte, scrittori, scienziati, filosofi, musicisti pazzi della notte.
Nut, Nyx, Notte piaci anche a me, poiché dal tuo silenzio, dalla tua oscurità, nasce sempre un nuovo giorno.

mercoledì 9 giugno 2010

Easy.




'Take my hand and pull me down.
I won't put up any fight,
because I'm easy'.





martedì 8 giugno 2010

La rosa è un fiore che non finisce mai di mostrare quel che ha da mostrare.



Il maestro Calvino, che di certo avrà amato le rose, non me ne vorrà se ho stravolto la sua definizione di 'classico' (un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire) per adulare un fiore... sarà clemente con me e mi guarderà - dal luogo (o non luogo) in cui si trova - sorridendo con indulgenza, come solo chi nasce in un giardino botanico può fare.



La verità è che le rose agiscono su di me una vera fascinazione: gambo, petali, foglie, tutto! Le belle rose, gallica o centifolia, inglese, sarmentosa, antiche... meravigliose.



Ammirarle in natura, pregustando il piacere di indossare dei guanti da giardino e approfittare della loro generosità. Sono generose le rose, sanno che la loro presenza cambia il volto allo spazio, un angolo, una stanza, una casa.



Riescono a cambiare perfino il nostro sguardo, basta inrcociarle anche solo per un istante, singole o in un folto bouquet, ed ecco che ogni cosa non è più uguale a prima.