Bobidi...
Buh!
Sto per raccontarvi una storia bizzarra. Non v'è dubbio che qualcuno la troverà svenevole o leziosa ma questa è la storia, e io ve la racconto.
Acquistai questa piccola pianta grassa nel 2001, e me lo ricordo bene, perché fu l'anno in cui presi casa nel quartiere S. Lorenzo di Roma... e come si fa a dimenticare una casa a S. Lorenzo? La piantina godeva di una buona esposizione, con tanto di affaccio su via dei Latini, assai movimentata giorno e notte. Sebbene crescesse vigorosa, la spinosa non fioriva... e gli anni passavano.
Il trasloco del 2003 da Roma a Cosenza non escluse - da liste e note apocalittiche di cose da portare - tutte le piante, compresa la cactacea in questione (la quale, nel frattempo, si era replicata in quattro o cinque "cicci" alla base,... ma niente fiore).
Pensai che clima e sole calabresi le avrebbere giovato di sicuro, ma, anche negli anni a seguire di fiori nemmeno l'ombra. Non mi aspettavo ormai che questa pianta avesse un fiore.
L'estate del 2007 - come ogni estate prima di andare in vacanza - accomodai tutte le piante della casa in loggetta, tutte nessuna esclusa, le raggruppo a formare un quadrato di savana fitto fitto, le sistemo col mio metodo ancestrale di irrigazione a bottiglia rovesciata, a bagno-in-bacinella, e cose così. Quell'estate conobbi Sommy, solo qualche giorno di conoscenza e il tempo di un viaggio in treno, prima che ciascuno di noi continuasse per conto proprio la rispettiva villeggiatura. Ma momenti sufficienti per capire che nel resto della villeggiatura il pensiero sarebbe tornato spesso a quel viaggio in treno. Io mi beai del mio road-trip in Olanda e tornai a casa dopo sedici avventurosi giorni.
E' bello tornare a casa. Il momento in cui ci si libera del bagaglio, si chiude la porta d'ingresso e con un po' di malinconia per la fine delle vacanze si ciondola qualche minuto da una stanza all'altra e ci si riappropria di una dimensione, di uno spazio, di una vita.
Presto! In loggetta, a dar sollievo alle assetate... e all'improvviso una macchia, un baleno, un giallo richiamo e la sorpresa, commovente, di un fiore dal cuore amaranto in piena esibizione, in bella mostra, come un divo che faccia la sua entrata ad effetto.
Dall'estate del 2007 la pianta fiorisce ogni estate, regala più fiori per fioritura e più fioriture a stagione. Di certo era il tempo suo, e niente ha a che fare la comparsa di questo bellissimo fiore con la contemporanea comparsa di una storia d'amore, ma a me piace pensare che un legame ci sia... è per questo che l'ho chiamato "il fiore di Sommy".
Acquistai questa piccola pianta grassa nel 2001, e me lo ricordo bene, perché fu l'anno in cui presi casa nel quartiere S. Lorenzo di Roma... e come si fa a dimenticare una casa a S. Lorenzo? La piantina godeva di una buona esposizione, con tanto di affaccio su via dei Latini, assai movimentata giorno e notte. Sebbene crescesse vigorosa, la spinosa non fioriva... e gli anni passavano.
Il trasloco del 2003 da Roma a Cosenza non escluse - da liste e note apocalittiche di cose da portare - tutte le piante, compresa la cactacea in questione (la quale, nel frattempo, si era replicata in quattro o cinque "cicci" alla base,... ma niente fiore).
Pensai che clima e sole calabresi le avrebbere giovato di sicuro, ma, anche negli anni a seguire di fiori nemmeno l'ombra. Non mi aspettavo ormai che questa pianta avesse un fiore.
L'estate del 2007 - come ogni estate prima di andare in vacanza - accomodai tutte le piante della casa in loggetta, tutte nessuna esclusa, le raggruppo a formare un quadrato di savana fitto fitto, le sistemo col mio metodo ancestrale di irrigazione a bottiglia rovesciata, a bagno-in-bacinella, e cose così. Quell'estate conobbi Sommy, solo qualche giorno di conoscenza e il tempo di un viaggio in treno, prima che ciascuno di noi continuasse per conto proprio la rispettiva villeggiatura. Ma momenti sufficienti per capire che nel resto della villeggiatura il pensiero sarebbe tornato spesso a quel viaggio in treno. Io mi beai del mio road-trip in Olanda e tornai a casa dopo sedici avventurosi giorni.
E' bello tornare a casa. Il momento in cui ci si libera del bagaglio, si chiude la porta d'ingresso e con un po' di malinconia per la fine delle vacanze si ciondola qualche minuto da una stanza all'altra e ci si riappropria di una dimensione, di uno spazio, di una vita.
Presto! In loggetta, a dar sollievo alle assetate... e all'improvviso una macchia, un baleno, un giallo richiamo e la sorpresa, commovente, di un fiore dal cuore amaranto in piena esibizione, in bella mostra, come un divo che faccia la sua entrata ad effetto.
Dall'estate del 2007 la pianta fiorisce ogni estate, regala più fiori per fioritura e più fioriture a stagione. Di certo era il tempo suo, e niente ha a che fare la comparsa di questo bellissimo fiore con la contemporanea comparsa di una storia d'amore, ma a me piace pensare che un legame ci sia... è per questo che l'ho chiamato "il fiore di Sommy".