venerdì 31 luglio 2009

Il fiore di Sommy.

Bibidi...
Bobidi...

Buh!


Sto per raccontarvi una storia bizzarra. Non v'è dubbio che qualcuno la troverà svenevole o leziosa ma questa è la storia, e io ve la racconto.
Acquistai questa piccola pianta grassa nel 2001, e me lo ricordo bene, perché fu l'anno in cui presi casa nel quartiere S. Lorenzo di Roma... e come si fa a dimenticare una casa a S. Lorenzo? La piantina godeva di una buona esposizione, con tanto di affaccio su via dei Latini, assai movimentata giorno e notte. Sebbene crescesse vigorosa, la spinosa non fioriva... e gli anni passavano.
Il trasloco del 2003 da Roma a Cosenza non escluse - da liste e note apocalittiche di cose da portare - tutte le piante, compresa la cactacea in questione (la quale, nel frattempo, si era replicata in quattro o cinque "cicci" alla base,... ma niente fiore).
Pensai che clima e sole calabresi le avrebbere giovato di sicuro, ma, anche negli anni a seguire di fiori nemmeno l'ombra. Non mi aspettavo ormai che questa pianta avesse un fiore.
L'estate del 2007 - come ogni estate prima di andare in vacanza - accomodai tutte le piante della casa in loggetta, tutte nessuna esclusa, le raggruppo a formare un quadrato di savana fitto fitto, le sistemo col mio metodo ancestrale di irrigazione a bottiglia rovesciata, a bagno-in-bacinella, e cose così. Quell'estate conobbi Sommy, solo qualche giorno di conoscenza e il tempo di un viaggio in treno, prima che ciascuno di noi continuasse per conto proprio la rispettiva villeggiatura. Ma momenti sufficienti per capire che nel resto della villeggiatura il pensiero sarebbe tornato spesso a quel viaggio in treno. Io mi beai del mio road-trip in Olanda e tornai a casa dopo sedici avventurosi giorni.
E' bello tornare a casa. Il momento in cui ci si libera del bagaglio, si chiude la porta d'ingresso e con un po' di malinconia per la fine delle vacanze si ciondola qualche minuto da una stanza all'altra e ci si riappropria di una dimensione, di uno spazio, di una vita.
Presto! In loggetta, a dar sollievo alle assetate... e all'improvviso una macchia, un baleno, un giallo richiamo e la sorpresa, commovente, di un fiore dal cuore amaranto in piena esibizione, in bella mostra, come un divo che faccia la sua entrata ad effetto.
Dall'estate del 2007 la pianta fiorisce ogni estate, regala più fiori per fioritura e più fioriture a stagione. Di certo era il tempo suo, e niente ha a che fare la comparsa di questo bellissimo fiore con la contemporanea comparsa di una storia d'amore, ma a me piace pensare che un legame ci sia... è per questo che l'ho chiamato "il fiore di Sommy".

giovedì 30 luglio 2009

Mani come colombe.




"La amapola del campo le dijo al trigo
no me caso con nadie
no sé contigo
no sé contigo niña
no sé contigo
La amapola del campo le dijo al trigo"

Vintage. Un'aiuola a pois.


Pur essendo l'ennesimo acquisto da mercatino, questo bellissimo abito a pois non è un vintage originale, bensì un vintage d'ispirazione. Il tessuto è un raso morbidissimo, il modello è a vestaglia, con incrocio sul davanti. Mentre la parte superiore aderisce al busto e lo disegna, la parte inferiore crea una gonna ampia, quasi a ruota, la lunghezza è a metà gamba. Ideale per un cocktail party, meglio se settembrino...
Non mi resta che organizzarne uno!

Prezzo € 10,00.



mercoledì 29 luglio 2009

Quando il cuore s'incarta.


Quando il cuore s'incarta è difficile ragionare.

Se si tratta del nostro cuore, poco male, attingeremo a quelle risorse che, volente o nolente, nel corso degli anni abbiamo imparato ad individuare. Ma se si tratta del cuore di chi "ti sta a cuore "... be', allora le cose si complicano. Perché quando chi ti sta a cuore, una cara amica, per fare un esempio, ci confessa una profonda infelicità, ci rivela la fredda solitudine del suo matrimonio di soli tre anni, ci sussurra disperata la sua totale frustrazione per la sua femminilità non riconosciuta e puntualmente disattesa... cosa fare? come aiutare? come scartare quel cuore e riportarlo a respirare amore?


domenica 19 luglio 2009

Sovrapposizioni.





Mi è tornato l'occhio da blogger. Alcuni oggetti domestici calamitano la mia attenzione e mi rimandano all'idea della sovrapposizione. Così parte un clic, e poi un altro, e un altro ancora...

venerdì 17 luglio 2009

Il concetto tutto aiuolino di pausa pranzo (estiva).


La pennichella riserviamola dunque per il fine settimana. Negli altri giorni, ovvero quelli lavorativi, la controra sarà spesa all'aria aperta. Voi mi direte: ma con 36° ci vieni a parlare di aria aperta alle due del pomeriggio? Ed io vi rispondo: carissime, in questa faccenda la fortuna è dalla mia. Si da il caso, infatti, che a pochi chilometri dal mio ufficio mi attenda questa oasi di pace e di relax. Aiuola si rinfranca dal caldo africano, sguazzando come un lucido pesce azzurro nella piscina di Albert, che - da vero gentiluomo - le concede l'accesso a piede libero.

Lunedì sono un'acciuga, martedì sono una sarda, mercoledì sono uno sgombro, giovedì sono un tonnetto, venerdì chiudo in bellezza: sono Xiphias Gladius... il pescespada!



Albert. Thank you, friend!

mercoledì 15 luglio 2009

Roma. Summer Roses.





Carnose, aperte, piene, sono mannequin da tappezzeria. Il caldo le provoca e loro rispondono... con una tempesta di petali.

lunedì 13 luglio 2009

Meriggi e ombre.


L'estate non è estate senza la pennichella. Quel dolce stato di dormiveglia che ti avviluppa, seducente, che ti porta lontano.
E ti senti leggero come una piuma, e ti senti capace di abbandonarti. La penombra del meriggio ti culla, mentre la frescura delle lenzuola sale, mentre sprofondi la guancia nel cuscino e sbadigli beata. Allora, con gli occhi a fessura, emetti un sospiro felice per il privilegio di quell'attimo, per quel piacere puro.... che vorresti durasse un'eternità.

venerdì 3 luglio 2009

Cappelli #12. Yes, you hat!


Laurie Cooper, Yellow Hat.

Prove tecniche di lavanda in vaso.




Ammirate, vi prego, la mia prima lavanda coltivata in loggetta.

L'esigua quantità non ha comunque impedito la realizzazione di un fragrante sacchetto profuma biancheria, modesto, ma degno sostituto della pannocchietta realizzata lo scorso giugno!



Cappelli #11. Denominatore comune.



Lowell Herrero, Beach vacation.

giovedì 2 luglio 2009

Simply spaghetti!

Ditemi di una cosa semplice semplice, una cosa da nulla, ma che vi cambia la giornata!
La mia è tornare a casa e trovare un piatto di spaghetti da sballo come questo, già pronto in tavola, che mi aspetta. Non succede spesso, io e Sommy abbiamo orari e, ultimamente, distanze a dir poco penalizzanti, ma in questi ultimi giorni ci siamo ritagliati un po' di tempo per noi, con notevoli risultati.
Mi sono quasi abituata a tornare dal lavoro e trovarlo indaffarato nel familiarizzare con il mio appartamento, si studiano reciprocamente, quasi dovessero trovare argomenti in comune. La cucina è zona franca, e come al solito tutto parte da lì.



Calabrian Spaghetti
by Sommy

spaghetti De Cecco n.12
pomodorini Piccadilly
"sardella" o altrimenti detta "rosamarina" calabrese
cipolla di Tropea
olio extra vergine d'oliva
sale
prezzemolo
pangrattato

Sommy dice di avere preparato un soffritto di cipolla di Tropea, tagliata non troppo sottile, di aver aggiunto un cucchiaio raso di sardella e i piccadilly tagliati a metà. Ha fatto andare per un po', ovvero fino a quando gli ingredienti hanno legato tra loro. Ha portato a cottura al dente gli spaghetti, li ha scolati conservando un po' dell'acqua di cottura, e li ha fatti saltare nella magica pozione.
Ha aggiunto, infine, una bel trito di prezzemolo fresco e una spolverata di pangrattato...
... That's it!