giovedì 31 luglio 2008

Cappelli #3. Al caffè.


Le Cafe Rouge
Ludmila Curilova

Una rosa è una rosa è una rosa.




Il giardino dell'aiuola odorosa continua a regalarci rose.
Ci blandisce... non vuole che lo lasciamo da solo per le vacanze.

Ringraziamenti.




Grazie a Lidia (fastidiosa.blogspot.com)

per questo oscar assegnato all'aiuola odorosa.

mercoledì 30 luglio 2008

Cake forse Zebra.


Come dice Monique, di quantocepiacechiacchera.blogspot.com, per fare questa torta "tenetevi la serata libera", l'effetto zebrato richiede pazienza e dedizione.
Ora, sebbene avessi la serata libera, a metà procedimento ho dovuto tamponare un'emergenza idrica in giardino, di conseguenza pazienza e dedizione sono andate a farsi benedire.
Il risultato non è quello sperato ma, come si dice, "a zebra cake approssimata non si guarda in bocca".

per ricetta e procedimento ho seguito Monique

Summertime.



"It's summertime
And the living is easy
Fish are jumping
And the cotton is high"

lunedì 28 luglio 2008

Banana muffins.



Mi ricordo che la prima volta che lessi una ricetta di banana muffins (o forse era il banana nut bread?), mi soffermai sul fatto che le banane dovessero essere molto mature, la ricetta diceva "scegliete proprio quelle che vi sembrano ormai solo da buttare!"
In effetti capita spesso che nel cesto della frutta rimangano in giacenza due o tre banane maculate, molli, più marroni che gialle... ebbene quello è il momento per realizzare degli ottimi banana muffins.
Ricetta di Stephanie Jaworski, con piccole varianti di a.o.
Ingredienti per 12 muffins medi (dosi in semplifichiamoci-la-vita cups)
2 cups di farina
1/2 cup di zucchero
1/4 cup di zucchero di canna
1 cucchiaino da tè di lievito vanigliato per dolci
1/2 cucchiaino da tè di bicarbonato
1/4 cucchiaino da tè di sale
65 gr. di cioccolato, io ho usato il fondente ma la ricetta dice cioccolato bianco
2 uova grandi
8 cucchiai di burro (113 gr.) fuso e raffreddato, io ho usato olio di semi di mais nella stessa dose
3 grandi banane mooolto mature, ben schiacciate
estratto di vaniglia
per guarnire 1 banana grande, affettata
Preriscaldare il forno a 180° e posizionare il ripiano nella parte centrale. Preparare la teglia da muffins con i pirottini. Mescolare in una prima ciotola: farina, zucchero, lievito, bicarbonato, sale e cioccolato.
In una seconda ciotola mescolare le banane schiacciate, uova, burro (o olio) e la vaniglia. Con un cucchiaio di legno far scivolare il composto liquido nel mix degli ingredienti secchi e mescolare non troppo a lungo, l'impasto deve risultare grossolano. Con l'aiuto di un cucchaio distribuire l'impasto nei pirottini, riempiendoli quasi completamente, e posizionare una fettina di banana su ciascuno. Cuocere per circa 20/25 minuti o fino a quando inserendo uno stecchino nel muffin ne uscirà pulito. Una volta estratti dal forno, attendere 5 min. e poi rimuovere i muffins dalla teglia.
Servire caldi o a temperatura ambiente.
Nota (di Stephanie): il modo più facile per schiacciare le banane è usare le proprie dita, una forchetta o uno schiaccia-patate. (Io uso la forchetta e mi trovo benissimo).
Il profumino che aleggia in cucina quando si sfornano dei muffins è sempre delizioso, ma quello dei banana muffins è davvero irresistibile!
Odorosa esperienza anche a voi...

sabato 26 luglio 2008

Novità nell'aiuola.

Giorni fa sono arrivata alla conclusione che, nello studio della casa dell'aiuola odorosa, abbiamo bisogno di un nuovo tavolo da lavoro. Non più una semplice scrivania ma un tavolo più lungo e più largo, dove si possano poggiare comodamente e contemporaneamente i due pc e che conceda a me e a Sommy più spazio per i nostri articolati "corredi".
Prendere una decisione del genere due settimane prima di andare in vacanza non permette di volare alto nella scelta, abbiamo optato così per il classico ripiano con cavalletti: intramontabile, pratico ed economico. Una tavola in abete 2mx60cm, due cavalletti 75x75cm dello stesso legno.
L'effetto "Heidi", come direbbe Artemisia Comina , del color abete non mi entusiasmava tanto, ho deciso perciò di trattarlo con del mordente bianco: 3V3 vernice per legno - prodotto all'acqua, un bel pennello piatto da 65 per prodotti all'acqua et voilà, devo dire che l'aspetto è decisamente migliorato.
















Ho scoperto poi che, proprio per il suo colore chiaro e luminoso, il mio nuovo tavolo da lavoro è perfetto per fotografare le ortensie raccolte in giardino questa mattina. Sulla pianta apparivano sfiorite e vizze, in casa... beh, giudicate voi.

Vi porto nell'aiuola odorosa.





























L'aiuola era metà in ombra e metà al sole... come tutti noi del resto.

venerdì 25 luglio 2008

Affari al mercatino.


Solo 1 euro!
Sono molto soddisfatta dell'acquisto.
Secondo me era una federa, riconvertita in top.

Venerdì, in vena di romanticismo.


The last great romantic.
Jack Vettriano




giovedì 24 luglio 2008

1940... più che mai.






Tutto questo citare gli anni '40 mi obbliga inevitabilmente a mostrare un altro degli abiti vintage a cui sono molto, molto legata.
L'abito è in seta, impalpabile, cucito a mano. Realizzato negli anni '70 a Singapore, per anni città adottiva della persona che me lo ha regalato. Il modello si ispira senza ombra di dubbio al 40's style: scollatura quadrata, manica scesa, vita dal taglio alto con arricciature laterali, lunghezza al ginocchio con una leggera asimmetria.
I gialli e i blu dei grossi fiori sono incredibili come il rosa ciclamino dei "rosoni" orientaleggianti a cui si mescolano.
Io amo quest'abito, e ogni volta che lo indosso... wow, mi parte il passo di un boogie-woogie!


Volete indossare un abito d'ispirazione anni '40?

www.trashydiva.com, andate alla sezione shop e poi cliccate su clothing line e poi ancora dresses: cotone stampato o tinta unita, seta stampata o tinta unita, da giorno ma anche da sera... non resta che scegliere il vostro.

mercoledì 23 luglio 2008

Omaggio a Meristemi.











Vintage Truetone Radio del 1946.

Linee morbide, colore bianco lacca.
Mi rimanda a quello splendido telefono hollywoodiano di Lauren Bacall nel film The big sleep sempre del 1946 (quando le sceneggiature venivano scritte da autori del calibro di William Faulkner).
Decisamente west coast.
Considerato il luogo e l'anno, suppongo stia trasmettendo le note del concerto tenutosi a Los Angeles: Jazz at the Philharmonic del 29 gennaio 1946. Laddove l'assolo di Charlie Parker (pare uno dei suoi migliori)... "ha trasformato Lady be good in un blues" (John Lewis).

Pannocchietta di lavanda: variazione bavarese.














Guardate che cosa ho trovato su un blog appena visitato http://eleskleinewunderwelt.blogspot.com/: la pannocchietta di lavanda con variazione di nastro intrecciato ton sur ton.

Quando si dice la professionalità tedesca!

lunedì 21 luglio 2008

Vuoi salire da me a vedere la mia collezione di... cucchiai?











Si può dire che il primo appuntamento tra me e Sommy si è svolto in treno, sì sì avete capito bene, ho detto proprio treno. Ci avevano presentati mesi prima, durante l'inverno, ad una cena a cui non è seguito assolutamente nulla. Logico, vivendo in città diverse! Poi, d'estate, ci siamo rivisti nella casa al mare degli stessi amici invernali della cena e poiché lui sarebbe tornato due giorni dopo nella sua città, e io dovevo partire per la mia vacanza proprio da quella città, abbiamo deciso di andare verso la città insieme, in treno.
Il viaggio è durato cinque ore, e siamo stati lì tutto il tempo a bla bla bla, ah ah ah, ma davvero, ma dai. Abbiamo scoperto gusti in comune e interessi simili, finché non siamo arrivati a parlare inevitabilmente delle collezioni e lui ha esordito con un: io colleziono cucchiai!
Cucchiai?
Ahhh, finalmente: non orologi, non cravatte, non sigari, non telefonini, né tantomeno stampe cinesi.
Cucchiai!
Interessante.
E' stato proprio allora che i campanellini d'allarme autodifesa di a.o. hanno cominciato a trillare...


Cucchiai d'argento: berlinesi, italiani, inglesi e chissà. Acquistati in mercatini sparsi qua e là per l'Europa. Alcuni fanno parte di servizi completi, altri procedono sciolti, tutti si prestano a pranzi, cene e bouffet. I più piccoli vivono una seconda giovinezza poiché ci piace renderli spesso protagonisti di aperitivi serviti al cucchiaio.

sabato 19 luglio 2008

Ispirazione aromatica #1.


Lisa Audit - Kitchen Herbs: Rosemary

Venerdì. Impazienti si nasce.




Le violette piantate a febbraio hanno ormai esalato l'ultimo respiro. Quel che resta è una bionda e arida lanugine con ciuffetti di petali secchi alla sommità, anche loro di un pallido color canapa. Questa desolante visione mi ha convinta a sostituirle, così venerdì pomeriggio sono andata dal rivenditore, a poche centinaia di metri dall'aiuola, per acquistare delle sostitute provette. Non c'era ampia scelta, mini-ibiscus, qualche begonia, petunie, e poi tutte in linea su una struttura metallica a più ripiani sostavano una ventina di Impatiens.
Bruttine, tutte! Maltrattate e sciupate, moscissime per il gran caldo e per la forzata esposizione al sole: a nessuno sarebbe venuto in mente di comprarle. A nessuno tranne che ad a.o.!
Che volete che vi dica, mi è scattata la buona azione botanica: sarà stata quell'aria sbattuta e trascurata, sarà stato il vederle tutte lì a soffrire sotto il sole, non so, ho deciso di dargli una chance e ho effettuato il salvataggio per otto...
A casa le ho osservate meglio: foglie lungamente picciolate di un bel verde intenso tendente al bronzeo, con fusti carnosi e screziati di rosso. Poiché questa specie comprende tantissime varietà ho approfondito ed appurato che trattasi di Impatiens Walleriana in onore a Horace Waller, missionario britannico.
Sarà stato per caso Mr. Waller a sollecitare lo spirito della missionaria che in me?

Serata estiva al bistrot: fresco è bello!... e soprattutto buono.








Giovedì sera sono passata a salutare Sommy al bistrot. Dopo aver cenato mi sono piazzata in un punto focale, molto simbolico: al lato del ripiano dove si realizza il passaggio dei piatti dalla cucina alla sala.
Alla parola d'ordine dello chef: "seeervice!", partiva, impietoso, lo scatto di a.o.
L'estate si sente, tanto ghiaccio per crudi a gogò!

martedì 15 luglio 2008

Pensieri d'aiuola.



















Guardando queste splendide foto di un mercatino tedesco scattate da Alex (visibili in maniera certamente più godibile nel suo blog cuochedellaltromondo) me ne sono innamorata.

Così come mi ero già innamorata di certi negozietti e mercatini e stili di vita olandesi nell'ultimo viaggio in Netherlands













e di cui si respira l'atmosfera in romantici blogs come blomsterverkstad o moderncountry.

Insomma a.o. riconsidera il nordico mondo d'Europa, dove le persone della porta accanto trovano ispirazione per creare con le proprie mani cuori di stoffa profumati di lavanda...



















ma anche colorati giocattoli per i propri bebé (dengodefeen)



















e si chiede: dove è finita la nostra ispirazione?
Dove è finita la nostra atmosfera di casa ridotta a mera riproduzione di asettiche locations da rivista patinata. Dove il profumo di ingredienti naturali invece che di grottesche riproduzioni chimiche , dove i colori di stoviglie con una storia, di tovaglie lise ma profondamente nostre, dove il calore della vita quotidiana che scorre nelle stanze, dove l'identità, le persone che vivono insieme.
Non è certo un cuore di lavanda la salvezza di un' armonia in estinzione... ma è un indizio. Presume che la vita si svolga in un contesto che ti dia il tempo, la voglia e il modo di realizzarlo.
Nostalgia o risveglio? Grande città o campagna? Italia o altrove?
Cogitabonda aiuola, chiede consiglio...

Il girasole di Alex... un girasole speciale.






















Aiuola ringrazia Alex e Mari per questo girasole "impazzito di luce".

http://cuochedellaltromondo.blogspot.com/