Hello! Ciao! Eccomi qui, a ringraziarvi di aver provveduto all'aiuola in queste settimane di assenza: ero certa di poter contare su di voi.
Allora, da dove comincio?
Cominciamo col dire che la connessione non è merito della pennetta, ma del mio ufficio che, generosamente, mi concede qualche minuto di svago. Con la pennetta, mi dicono i bloggers del territorio, è un pianto: lenta, lenta, lenta. Perciò non ho tante foto a disposizione, mi organizzerò meglio per il prossimo post.
Il mini-trasloco ha avuto tempo di essere metabolizzato, ma che angoscia lasciare Sommy e Penny. Per me, intendo. Sono certa che, per loro, rimarcare il territorio è stata un'azione fortemente liberatoria. Avevo intenzione di realizzare una sorta di scrittura privata che vietasse a Sommy ogni genere di cambiamento casalingo: disposizione mobili, organizzazione dispensa, gestione generale, insomma, ma il furbastro mi ha distratto fino all'ultimo momento con le sue collaudate smancerie pre-partenza, e zac!, sono partita senza uno straccio di prova.
L'arrivo è stato, come dire, piovoso!!! Qui, al Sud, piove da due settimane, ho visto il sole solo per mezza giornata. Il mio appartamento non ha fatto altro che lamentarsi e lamentarsi, da quando sono arrivata continua a rinfacciarmi l'abbandono: mi trascuri, mi ignori, ormai per te sono una nullità. Come provare il contrario? Ci si mette anche l'impianto idraulico, vecchiotto, a far le bizze.
Insomma, non è una situazione facile, mie care... se non fosse che vedo tutti i giorni il mio nipotino, quest'anno in prima elementare, e che facciamo i compiti insieme; se non fosse che i miei amici storici mi fanno un sacco di coccole di bentornata; che i miei colleghi mi aspettavano a braccia aperte e che questa piccola città mi consente tempi impensabili per la capitale. Non mi posso lamentare.
Per la nostalgia assumo piccole dosi di aiuola odorosa, a rilascio lento, mi basteranno per i prossimi tre mesi?