sabato 6 dicembre 2008

Venerdì. Bistrot. Single Malt Club.


E' molto divertente trascorrere il venerdì al bistrot. Me ne sto lì a guardare e ad ascoltare e imparo sempre qualcosa di nuovo: storie, aneddoti, curiosità. Ultimamente sono letteralmente rapita dall'uso che - nell'ambiente enogastronomico - si fa della lingua italiana, soprattutto nell'ambito della fase di "degustazione". Il dover, necessariamente, esprimere una valutazione accurata di quello che chiameremo il "prodotto", richiede l'utilizzo di una terminologia fortemente articolata, che conferisce al momento dell'analisi un non so che di enfatico. Parole, pause, ritmo, gestualità: un vera e propria interpretazione. In particolare, questo pomeriggio, si parlava di Single Malt scozzese.
Se volete far colpo sul vostro accompagnatore o sulla vostra accompagnatrice, degustando il vostro whisky tartan, non potete esimervi dall'esame olfattivo. Sporgete, perciò, il vostro naso sul/nel bicchiere e argomentate: le definizioni abbondano.

Code: plastica, tela cerata, formaggio
Cuoio: cuoio, libri rilegati in pelle, scarpe, vernice, mobili
Esteri: caramella alla frutta, solvente, smalto
Estratti: estratti di carne o di lieviti
Plastica: plastica nuova, bruciata, tela cerata, scarpe da ginnastica, lucido da scarpe
Sabbia: sabbia assolata, sabbia bagnata, amido

Questi sono solo alcuni dei tanti dati olfattivi a cui fare riferimento, di certo quelli che mi hanno incuriosito di più.
Per quanto riguarda l'esame gustativo vi consiglio di fare un passo per volta e di non darlo mai per scontato: vi ha detto bene se al naso avete rilevato code o esteri, ma che succede se invece è venuto fuori un plastica, nello specifico scarpe da ginnastica???


Per la terminologia olfattiva completa, nella degustazione del single malt scozzese, clicca qui.
Per la terminologia gustativa completa, nella degustazione del single malt scozzese, clicca qui.

11 commenti:

Elena Bruno ha detto...

Tutto un mondo a me sconosciuto ... Buon we :-) baci

Cristina ha detto...

Mentre del vino ho appreso qualcosina...il whisky rimane (ahimè!) uno sconosciuto...ma imparo con piacere...quindi grazie!
Un abbraccio.
Cristina

artemisia comina ha detto...

mentre il Nunche ed io si scoprivano i torbati in loco - liste lunghissime, degustazioni con un bicchiere di whisky in una mano e uno di acqua torbata fredda nell'altra, fumoso fuoco di torba nella stufa - la metafora più suggestiva fu "tuta da sub sudata", mi pare per il Lagavulin.

Romy ha detto...

Aiuolaaaaaa! Ho capito bene, hai vinto il Tea Award di Twostella!?!? Complimenti, sono davvero contenta! Un abbraccio forte, buona domenica!

artemisia comina ha detto...

aiuola, sveglia, vai a ritirare un premio :DDD

Carla ha detto...

Aiuola abbiamo vintoooo!!!!!!!!!!!
Tu il primo e io il secondo premio!

Sono contenta e felice per entrambe :)))))

Congratulation a te e a me!!!

Cristina ha detto...

:-)Complimenti a.o.!!!
Un caro abbraccio.
Cristina

Anonimo ha detto...

complimenti dolce a.o., non per dire, ma era anche il mio preferito "tea tale"..

e davvero interessanti questi modi di raccontare aromi.. Li faro pian piano miei;)!

un bacio
f

Barbara ha detto...

Bellissimo questo post Aiuola! :-)
Ho la fortuna di avere accanto anch'io un appassionato e curioso estimatore di vini ed è sempre un piacere seguirlo nei suoi percorsi degustativi...
Seppur con i superalcolici non abbia questo grande feeling l'idea di "assaporare" una tuta da sub sudata o un paio di scarpe da ginnastica mi intriga! ;-) Chissà che altre sorprese!
Complimenti x il premio!

Un abbraccio
Barbara

a.o. ha detto...

hey, un momento, sono appena rientrata in città... nooo, non ci credo, vado a vedere

verderame ha detto...

il mondo enologico lo amo e mi è familiare ma sarebbe molto interessante conoscere anche il mondo dei distillati seri!