sabato 28 novembre 2009

Sabato. Cominciare la giornata con Chris Chun.



Chris Chun, Golden Teapot.



Cominciare la giornata con Chris Chun è bello.

Specialmente se quella giornata è un sabato, piuttosto uggioso, proprio un sabato di fine novembre come piace a me. Sono schematica con le stagioni. Che ben venga il fuori programma, ma che duri poco, solo il tempo di sorprenderci piacevolmente. Poi tutto ritorni in regola, come da manuale, come da immagini del 'libro di letture' delle elementari.

Quante complicazioni in meno se la mia vita fosse stata come quella del 'libro di letture', in fondo il messaggio che partiva da immagini e parole era proprio quello: la tua mamma è così, il tuo papà è così, la tua scuola è così, il tuo quartiere, il tuo animale domestico, il tuo lavoro, tu stesso, capelli, denti, scarpe, grembiule. E la perplessità lievitava, e l'insicurezza pure, ogniqualvolta si azzardava un confronto, ogniqualvolta ci si soffermava e si scopriva, nella silenziosa, timida, ma già profondamente critica e spietata coscienza di bambino (nessuno sa esserlo più di loro) che non era affatto 'così'... che la tua vita era diversa, il suo contorno pure. E che fastidio - uffa! - che le cose non combaciassero.

Dovremmo scrivere un nuovo 'libro di letture', care amiche bloggers, per questi teneri, nuovi germogli. Scriverlo alla luce delle nostre scoperte, alla luce dei nostri percorsi transitati. Un libro nuovo, che insegni la non omologazione ossessiva a modelli che si sono rivelati inesistenti (che tremenda delusione), che insegni a riconoscere l'amore come principio assoluto, e l'esercizio di esercitarlo e svilupparlo nel modo che rende davvero felice ognuno di noi, dico noi, piuttosto che quel groviglio, quella matassa informe, abulica, piatta, che è la società oggi.

4 commenti:

artemisia comina ha detto...

aiuola, facciamo un cinque?

papavero di campo ha detto...

mia cara, un santo rimuginio esce dalla tua bocca e dalla tua testa, come le nuvolette nei fumetti che fanno parlare le immagini,
benvenuti sabati uggiosi e ugualmente preziosi per lo spazio di tempo e di mente da poter dedicare a sé! nessun panchina all'aperto! oggi è perfetta la poltronciona di casa e la malia gioiosa di un'immagine di Chris Chun, e forse un sottofondo alla david silvian ma pure una briosa sonata di scarlatti,
ah grandi temi vai a scomodare!
toujours il contrasto, nostra compagnia perenne, tra l'io reale e quello ideale, il modello come marchio di fuoco impresso e i conti che non tornano,
ma è sufficiente bach o fare un ikebana o alla finestra guardare in su una nuvola, per rincuorarsi prontamente, vivaddio esiste la leggerezza ( arbasino dice che di questa leggerezza tutti ne parlano e nessuno sa dove sia!)quale antidoto alla trappola omologante,
e la pazza folla che si schianti là fuori lontano dalla nostra vista e dalle nostre orecchie!

ps: per la legge dell'attrito verrà una mosca a farci bizz bizz ma noi faremo finta di nulla

Elena Bruno ha detto...

Che immagine rilassante, io sono attirata dalla ciotola con decori blu ... forse di arance o mandarini.
Cartolina perfetta per iniziare il week end :-)
Baci

a.o. ha detto...

@artemisia: e cinque sia :D

@papavero: bzz bzzz bzzzz, io non sento niente, pap, e tu?

@twostella: o forse cachi, sì, io dico cachi. ciao twostella, un abbraccio.