L'aiuola odorosa è zuppa. Questa pioggia interminabile ne ha spugnato i cespugli, affogato radici, piegato fusti. I poveri fili dell'erba cipollina se ne stanno smosci e tristi, come un toupet sotto l'acquazzone; la menta ha perso ogni foglia; il rosmarino mostra un verde che non è il suo. Non si ha voglia di uscire neanche in giardino, persino Penelope gratta con la zampa la porta-finestra e guaisce un 'lasciatemi entrare e prendere possesso per tutto il giorno di quella brandina s'il vous plait'. Sommy se ne sta concentrato su un nuovo tecno-acquisto, Packard Bell Studio, un piccolo cofanetto nero e lucido mostruosamente giga-capiente su cui scaricare film, foto, musica, una sorta di archivio multitasking da collegare ovunque: tv, pc, hi-fi.
Io non mi fermo un attimo, sono presa dal momento di iper-attività casalinga, ma non c'è da preoccuparsi, sono crisi temporanee. Intanto penso al pranzo, mi gira in testa quel brodo di coniglio che consiglia
papavero , il coniglio c'è. In frigo ho anche degli spinaci freschi, mi manca un primo, spinaci spinaci spinaci, ho trovato:
l'Irlanda non è più lontana!
Mi rendo conto che citare la fonte delle ricette è indispensabile, ma l'autore di questa vellutata non me ne vorrà se proprio non riesco a ricordare: sono passati 18 anni. L'Irlanda non è più lontana fa parte di quelle ricette prescelte, selezionate da me e la mia amica Ti, prima di partire per l'università. A 18 anni la terna nome-colore-foto ha fatto sì che ce ne innamorassimo a prima vista e fu subito appuntata su un foglio a righe azzurro, in un raccoglitore di Snoopy, che di certo giace ancora da qualche parte, nel mio appartamento. Non seguo la ricetta alla lettera, mi affido a memoria e ispirazione: spinaci, patate, cipolla, sedano, carota. Come un brodo vegetale, a cui dare un bel brivido horror da Minipimer.
Ma ritorniamo al coniglio. Poiché il potage passé gli ha rubato l'entrata, abbandono l'idea del brodo (riservandomelo per altra occasione). Mi serve vestirlo per bene e dunque decido così:
1 mazzetto guarnito delle poverine che meglio stanno reagendo: salvia, timo, rosmarino, alloro
1 bella cipolla dorata tagliata a rondelle larghe (se vi piace il sapore e la consistenza della cipolla in salsa, non esitate a utilizzarne due)
pepe verde in salamoia
lambrusco (o vino rosso, ma perché no anche bianco, che avete a disposizione)
sale e pepe
Ho fatto una cosa che non faccio mai: ho usato il burro invece dell'olio extra vergine d'oliva. Non so cosa mi sia preso, certe azioni - a gente del Tropico come me - assicurano la dannazione eterna. Un bel pezzo di burro in cui far appassire la cipolla con il mazzetto guarnito, messo lì e via. Ho aggiunto da subito il pepe verde in salamoia e, quando il tutto ha legato a dovere, ho adagiato i pezzi di coniglio precedentemente infarinati. Li ho lasciati insaporire a fuoco vivace, e bagnati con il lambrusco a far evaporare, ma non completamente. Salati, pepati e dopodiché coperti. Che profumo alzando il coperchio e che bella consistenza questo condimento che colora tutto di un incredibile rosso-blog-aiuola.
Il profumo inconfondibile delle aromatiche ha prontamente sollecitato Sommy, che di rimando ha dato spazio ad altro bouquet, stappando questo vino dal nome evocativo quanto la sua etichetta: Promenades en Val de Loire 2005 - Bouvet Ladubay. Il pranzo è proceduto tranquillo, non è mancata una scarpetta degna di nota, praticamente tuffata in quell'intingolo portentoso che il coniglio e gli altri ingredienti hanno generosamente prodotto.
Tentiamo di lasciar il palato 'a casu (al sapore di formaggio), come ci insegna il proverbio, con un pecorino crotonese di cui siamo prede, ma non ci riusciamo perché qualcosa di superiore ci attende:
ficu 'ccu mele 'e ficu
20 commenti:
È incredibile come tu sia riuscita con questa zuppa, con i piatti e con il tuo racconto a trasmettermi proprio un'atmosfera "tutta irlandese".
Quei piatti con la fantasia verde sono di una bellezza unica ... ma nell'aiuola ci sono solo cose belle
Un abbraccio
Alex
anche se siamo ancora alle 9.30 mi è già venuta l'acquolina in bocca ed il sottofondo di Finardi è veramente una chicca, erano anni che non sentivo più quella canzone, davvero bella, come tutte quelle di quell'album.
Manuela
Già...son solo le 9e45 ma mi fermerei volentieri alla tua tavola cara Aiula, per gustarmi molto volentieri questo tuo pranzetto così allettante!!!
La tua sapiente descrizione stuzzica il palato e sa rendere persino quel delizioso profumino!!!
E poi, che poesia questa tua passeggiata che si snoda attraverso la verde Irlanda, la Valle della Loira per terminare nella mediterranea...(forse) Calabria..(?)...
Grazieeee!
Barbara
Beeeeellllaaaa! Buoooonaaaa! E nei mitici piatti! Spettacolare, questa zuppa, da rivista patinata di cucina...ed è proprio verde Irlanda! Un abbraccio :-)
mi sembra di essere entrata in un accogliente ristorante stellato,bellissimi piatti e ottima scelta il vino.
Ciao cara, ti ho lasciato un pensierino (un piccolo premio) sul mio blog, passa a ritirarlo quando vuoi
Manuela
Buongiorno!
Devo smettere di entrare nel tuo blog PRIMA di pranzo...... :o)
Sento la saliva in bocca e il profumo dei tuoi piatti sta uscendo dallo schermo !!!!
Avrei voglia di entrare nel computer e sedermi alla tua tavola!
Vedo che non sono l'unica.....ci stiamo tutti ????
Buona giornata e BUON PRANZO a tutti
un bel nome per una ricetta. secondo me dovrebbero essere tutte così, ti passano un quid in piu , delle sensazioni intere, non solo gustative.
un bacio cara a.o.
f
che pranzo ispirato! perfetto ed equilibrato. Con pranzi così non penserai più al brutto tempo,e inmenchenonsidica l'aiuola tornerà fiorita^_^ a presto! se non dovessi tornare in tempo buone festività!
aiuola cara
bella sensazione stare in cucina con la voglia di fare e la mente aperta a qualsiasi combinazione,
il tuo coniglio laccato di vino rosso è molto attraente,
la zuppa allo spinacio un trionfo del verde ( pure i caratteri da inserire qui sotto sono intonati verde!
e quel ficu su ficu con mele è una figata (se pò ddì?!)
Mmm che acquolina cara aiuolina!
E io che da autentica dilettante mi soffermo più di tutto su quello spettacolare giro di olio che fai sulla vellutata.
Come un filo di perle d'oro che la arrichisce e che a me non riesce mai, mai, mai...
Lidia
@alex: e già, commentatrici incluse! un abbraccio a te, cara alex.
@manuela: ah, sì, "musica ribelle" quell'album mi piace tanto, lo ascolto spesso. grazie per il premio, arrivo.
@barbara: hai perfettamente azzaccato l'itinerario, calabria compresa, brava barbarella.
@romy: era così come la descrivi, non so se rivista o libro, ma di sicuro pagina patinatissima.
@verderame: che bei complimenti, grazie, li accetto lusingata. il vino è amabile, la cantina Bouvet Ladubay ci piace, con bollicine e senza.
@tanja: nell'aiuola c'è un bel tavolo ampio, fatto appositamente per ricevere tutti quelli che vogliono venire a trovarci, sei la benvenuta cara Tanja.
@nina: sono d'accordo con te, ricordo che il nome ci affascinò inevitabilmente.
@bocetta: bocettina se le vedessi, fanno una pena, tutte spennacchiate. speriamo si riprendano. auguri anche a te.
@papavero: se pò ddì :) avoja!
@fastidiosa: il segreto è nel beccuccio dell'oliera. io uso una bottiglia di vetro scura a cui ho messo un tappo-beccuccio di acciaio, e va di giro che è una meraviglia. prova.
oggi ho scoperto il tuo blog...volevo farti i complimenti!!!l'ho inserito tra i miei preferiti
un saluto lallabai
Il coniglio è spettacolare!!! Hai usato quei bellissimi piatti che ci avevi presentato qualche tempo fa :-)
Cara A.O. anche io non amo le catene di sant'antonio innescate dai giochi/premi e quant'altro, ed anche io spesso se nominato faccio finire la cosa lì, non volevo innescare una di queste catene, ma solo dire grazie ai tuoi post e ringraziarti per condividere con noi tante cose belle. Quindi grazie per aver accettato il piccolo premio e ... vado a dar fondo ad una bella fetta di crostata di albicocche che ho gelosamente nascosto in cucina ... con la speranza di gustarla in tranquillità sotto al plaid sul divano ...
Buona notte
Manuela
@lallabai: grazie per i complimenti e benvenuta nell'aiuola odorosa.
@twostella: da quando li ho "resuscitati" li uso sempre, tutti i giorni.
@manuela: e ma così non vale, io la crostata di albicocche non ce l'ho!
... ma ho un plumcake al cacao niente male :D hi hi hi. buonanotte cara manu, io son cotta, salto il divano e mi fiondo nel letto.
sogni d'oro
Anche quando non riesco a commentare, passo di qua ogni giorno, anche solo per stuzzicarmi un po' l'appetito per cose buone, e belle.
Ti abbraccio a.o.
Con questi piatti credo proprio che l'Irlanda non è poi così lontana!
Io di solito nella preparazione dei piatti metto sia il burro che l'olio e non perchè lo dico io ma perchè alcuni cuochi lo fanno e il sapore del cibo è migliore sai?
Un baciotto aiuolina :D
CArla
cara aiuolina, che voglia di Irlanda.
di puntute rocce nel mare, di uccelli delle tempeste che danzano sulle onde, di pecore solitarie e alte sulle colline mentre cala la sera, dei piccoli cani da pastore bianchi e neri e agitatissimi, dei muretti, dei muretti, dei muretti, della guinness e dell'arte di spinarla, dei cake sfornati caldi e profumati alla mattina, uvetta e canditi, per il breakfast, degli impermeabili croccanti, delle rovine di abbazie, dei b&b che ti facevano incontrare le più bizzarre signore, delle magnifiche Country Houses, degli orti di erbe aromatiche (sì, quanti, con il cuoco che va a prenderle prima della cena), del vento fresco e umido, delle pottery, della fuchsia magellanica che infinitamente borda le single track road spazzolando i fianchi della macchina...
...posso avere un posticino anche ioal tuo tavolo....e poi sta anche nevicando da te....CHE INVIDIA...mi mancha tanto la neve..ma come hai fatto!!! O è un segreto??? abbraccio livi
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